venerdì 16 novembre 2007

La tesi, questa sconosciuta

Nuova puntata de "Le avventure degli Studenti Arguti. La maledizione della tesi assassina".

Come è ben noto, i docenti sono creature demoniache che vivono al solo scopo di creare difficoltà ai loro studenti. Questi demoni passano le loro giornate studiando nuove pratiche per torturare i loro allievi, per farli piangere, per umiliarli e sotterrarli, far perdere loro ogni traccia di autostima, per farli sentire meno di zero.
La loro arma migliore è ovviamente la tesi di laurea! E' un'arma letale, altamente dannosa, che passa e distrugge quello che trova!
Ma gli Studenti Arguti sono svegli, sono perspicaci, sono sagaci, e trovano sempre una soluzione!

Perchè scrivere la tesi quando la puoi trovare in Internet?
Studente Arguto + connessione a internet, accoppiata disastrosa!
Aneddoto: SA manda la tesi al relatore. Il relatore si accorge che la tesi non è altro che un saggio famosissimo pubblicato da due studiosi famosi. Lo fa notare allo SA, che risponde: "Ah, ma io pensavo che non fosse mai stato pubblicato e l'ho preso, era perfetto per terminare i miei studi!"
Pure genius.

Perchè preoccuparsi di tenere i contatti col proprio relatore?
Questo SA decide, una volta ottenuto il titolo della tesi, che il relatore è del tutto superfluo! Perchè dovrebbero servirgli una guida, delle indicazioni, delle correzioni? Basta infatti mandare il "file definitivo della tesi" al docente un paio di giorni prima della consegna, tanto! Ovviamente, senza bibliografia, senza formattazione, possibilmente scritta nell'italiano peggiore possibile.
Olè, la laurea è servita! O forse no?

Perchè preoccuparsi di trovare un relatore?

Fresca fresca di qualche giorno fa!
SA: buongiorno, sto facendo la tesi su questo argomento, come faccio a consegnarla?
Marta: ha un relatore che la sta seguendo?
SA: no, mi sta seguendo un amico che lavora nel campo, non basta?

Certo, io mi sono fatta seguire dal mio gatto! @__@

Ebbene si, due post in due giorni, incredibile!

giovedì 15 novembre 2007

Guida pratica per guidare a Milano - Integrazione

A grande richiesta, ecco l'integrazione alla guida pratica per autisti provetti!

La smart, ovvero il diavolo

Larghezza di una Smart: 1.510 mm
Larghezza di uno scooter: almeno un terzo.
Questa differenza, oserei dire sostanziale, non viene normalmente percepita dai guidatori delle Smart. Il fatto che una Smart sia lunga come un Ciao sembra autorizzare questi meravigliosi autisti a comportarsi come se fossero a bordo di un motorino: slalom tra le auto, parcheggio sulle striscie riservate agli scooter, sorpassi sulla destra, insomma l'inferno! Un normale guidatore di una normale automobile, a Milano, si trova a dover fare i conti con motorini che sfrecciano a destra e a sinistra, e che effettivamente ci passano. E con Smart che cercano di passare tra te e le auto parcheggiate, rischiando di incastrarsi. Odio.

Consiglio: se vi capita di trovare sulla vostra strada una smart, fate notare al guidatore che non indossa un casco!

Lo scooterista di mezza età

A una certa età, gli uomini impazziscono. Si rendono conto che in città una moto non è esattamente il mezzo più comodo, ma si sentono troppo adulti, troppo fighi, troppo cresciuti per guidare un normale motorino. Soluzione? Lo scooterone. Questo mostro della tecnologia motoristica è un ibrido tra un motorino, una moto e la poltrona di casa mia. La larghezza di uno scooterone si avvicina a quella della Smart, ma come i guidatori delle Smart, anche i centauri con scooteroni sembrano non accorgersi di questo particolare. Sfrecciano per le vie della città in sella alle loro poltrone massaggianti, occupando mezza carreggiata, e arrivati ai semafori si piazzano in pole position per la ripartenza, chiaramente bloccando i motorini che seguono.

Consiglio: se incontrate uno scooterista, ricordategli che le poltrone si tengono in salotto!



P.S. Scusate se aggiorno il blog una volta ogni morte di papa, ma il lavoro mi sta uccidendo! Cla, prometto che a breve torneranno anche gli SA!

martedì 6 novembre 2007

OMG, What were you thinking??

Sottotitolo: come la moda può essere dannosa.

Giovani donne, attenzione! I dettami della moda non sono necessariamente un must!
Mi spiego: se hai i polpacci da calciatore, i leggins (ebbene si, i miei cari fuseaux ora si chiamano così) non ti faranno mai sembrare Heidi Klum in passerella. Piuttosto, faranno venire in mente Gennaro Gattuso. Così per dirne una.
Se sei alta un metro e venti scarsi, il pantalone Capri non farà l'effetto Brigitte Bardot, bensì effetto Alvaro Vitali!
Giovane donna, se come me hai un polpaccio che sembra un sedano, lo stivale largo non fa un bell'effetto, giuro! Farà sembrare la tua gamba un gambo di margherita che esce da un vaso. E no, non è una cosa positiva.


Vedo sempre più spesso in giro giovani donne devastate dall'effetto della moda, inconsapevoli che lo status symbol della stagione non si adatterà mai a tutte, ed altre che probabilmente la mattina si vestono al buio, o bendate, o semplicemente che mancano del gene del buon gusto!

Stamattina ho incontrato un esemplare di un tipo e uno dell'altro:

Primo tipo: ragazza intorno ai 18 anni, pallida, ma pallida, ma pallida che io in confronto sembravo Halle Berry, pelle devastata da acne giovanile, chili di cerone per coprire i brufoli- inutilmente- e.... trucco nero nerissimo sugli occhi. Ora dico.... Sai di avere una pelle terrificante? Sai di essere pallida come un morto? Evita di truccarti come un Kiss, per l'amor del cielo, che poi dieci minuti dopo quel trucco inizia a sbavare e se arriva il WWF ti protegge! Voto: 3 di incoraggiamento, sei giovane, puoi ancora cambiare!

Secondo tipo: giovane donna di età non identificata, vestita di rosso. Completamente. Cerchietto rosso. Giacca rossa. Maglione rosso. Gonna rossa. Stivale rosso con elementi di bianco. A colpo d'occhio, Babbo Natale. Il rosso è un bel colore. NON se hai i capelli rossi. NO. E soprattutto, ogni tanto sarebbe il caso di spezzare un po'! Voto: 1 per l'impegno (la giacca, presa da sola, era proprio bella!)