mercoledì 24 ottobre 2007

Guida pratica per guidare a Milano

Sto realizzando che per guidare a Milano non basta la patente. Ci vuole santa pazienza, tanto tanto sangue freddo, e soprattutto è utile conoscere le categorie di guidatori che imperversano per le strade del capoluogo.

La donna imbranata

Un classico. Come si dice? "Donna al volante, pericolo costante". La donna media a Milano ha trovato la patente nel pacchetto delle patatine. Guida tassativamente in mezzo alla strada, chiudendo ogni via di sorpasso, a non più di 30 km/h. In caso di ricerca di un parcheggio, la velocità scende drasticamente a 10 km/h per almeno 1 km. In mezzo ad un incrocio, anche se ha la precedenza, la donna imbranata inchioda, costringendo te che segui a manovre degne di un pilota di Formula1. Se pensi di dare una svegliata alla donna imbranata suonando il clacson, stai per commettere un errore enorme! Il suono del clacson avrà come effetto quello di far inchiodare immediatamente la guidatrice, che riprenderà a guidare ancora più impaurita di prima e creerà problemi ancora più gravi.

Consiglio: Se incontri una donna imbranata al volante, scordati il sorpasso, scordati il clacson, cambia strada!!

Il ragazzetto che si crede Schumacher

Altra categoria di guidatore che si incontra per le strade di Milano è quella composta dai diciottenni neopatentati che credono di essere gli eredi diretti di Ayrton Senna. Questi ragazzetti, unicamente maschi e possibilmente truzzi, guidano la macchina del papi terrorizzando i guidatori inconsapevoli che se li trovano lungo la strada. La velocità media che tengono è di 90 km/h in strade urbane trafficate. Per mantenere questa velocità, chiaramente, si fanno beffe di ogni norma del codice della strada: sorpasso a destra, semafori bruciati, precedenze inesistenti, e considerano i pedoni come fastidiosi conetti posti in mezzo alla strada per costringerli ad uno slalom. Sgasano al semaforo, quando e se si fermano, e gareggiano con lo sventurato che si ferma a fianco a loro in ripartenza.

Consiglio: se incontri un neopatentato, umilialo. Fa il figo ma non sa guidare!

La legge del "più è grande la macchina, più è idiota il guidatore"

La grandezza dell'auto guidata spesso è inversamente proporzionale alle capacità di guida del suo proprietario. In questa categoria rientrano solitamente uomini sulla cinquantina, convinti che avendo una macchina di grossa cilindrata non sono tenuti a ricordarsi come si guida. Parcheggio? Inutile, lasciano la macchina dove capita, loro possono. Frecce? E perchè agli altri dovrebbe interessare dove vanno? Rispettare le corsie? Cosa sono le corsie? Altra caratteristica del guidatore di auto di grossa cilindrata è la totale ignoranza sulla funzione della frizione: ogni volta che cambiano una marcia, è un piacere per le orecchie di chi passa!

Consiglio: Più è grande la macchina, più lontani vi consiglio di stare!

7 commenti:

nur ha detto...

guida meravigliosa *lol*
se mai mi capiterà di guidare a milano (o anche di guidare in generale) terrò conto dei tuoi preziosi consiglio

Bab ha detto...

marta, come hai potuto dimenticare la categoria principale?? LA SMART!!!
pretendo un'aggiunta u.u

Anonimo ha detto...

Muhahahaha , ci vuole una patente speciale per sopportare tutte queste categorie , voglio anche io la patente che si trova nelle patatine *_________*

Anonimo ha detto...

muHAHAHHAAHAHAhhah gente cosi aimhe! non si trova solo a milano.^^'

e diro' di piu', li odio tutti!!

anche se per certi versi mi ritrovo nella categoria n'1 -.-'

Anonimo ha detto...

i tuoi discorsi sulla donna imbranata sono evidentemente misogini e sessisti.
"mi sento denigrata nel mio essere donna" [cit]

Marta Manes ha detto...

@babS: prometto che rimedierò al più presto! Come ho fatto a dimenticare la Smart? O.O

@kaw: me ne rendo perfettamente conto. Avrò avuto un buon insegnante!

Anonimo ha detto...

Oltre allo smartista manca pure lo scooterista!

Ovvero: 50enne che si riscopre ragazzino a cavallo di scaldabagni di 3 metri guidati come se fossero dei "ciao"...